Rischi del territorio

Scenari di criticità attesi

Il sistema di allertamento per il rischio idrogeologico, definito dalla Regione Piemonte con D.G.R. 30 luglio 2007 n. 46-6477, è basato sull’emissione del Bollettino di Allerta Meteorologica contenente gli avvisi per gli eventi meteorologici e indicazioni legate ai livelli di criticità per fenomeni idrogeologici e idraulici.

Zone di allertamento meteorologiche

L’effetto dell’avviso meteo regionale è quello di estendere le attività di presidio e sorveglianza oltre ad informare le varie strutture di protezione civile presenti nella Regione. L’effetto di indicare dei livelli di criticità moderata o elevata è quello di allertare tutte le strutture di protezione civile al fine di consentirne l’attivazione.

L’emissione di bollettini previsionali è basata sul controllo in tempo reale di una fitta rete di stazioni di monitoraggio a terra, costituita da pluviometri e idrometri (oltre 250 pluviometri e quasi 100 idrometri) collegati in teletrasmissione radio con il Centro Funzionale ARPA di Torino.

I valori dei dati idrometrici registrati presso le stazioni di misura presenti sui corsi d’acqua naturali sono scaricabili dal sito internet di ARPA Piemonte, dove vengono aggiornati in continuo. In accordo con il sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile è possibile descrivere due scenari di criticità che differiscono per l’estensione di territorio coinvolto da ciascun fenomeno: – moderata criticità; – elevata criticità. Le situazioni di moderata criticità idrogeologica sono determinate da precipitazioni previste o monitorate in grado di generare allagamenti ad opera dei canali e dei rii e fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane, con coinvolgimento delle aree urbane più depresse. Questi fenomeni possono provocare allagamenti e danni ai locali interrati, provvisoria interruzione della viabilità specie nelle zone più depresse. Sono inoltre possibili piene ordinarie a cui sono associati limitati fenomeni di inondazione connessi al passaggio dell’onda piena con coinvolgimento delle aree prossimali al corso d’acqua e moderati fenomeni di erosione. Tali fenomeni possono causare danni alle attività agricole prossimali al corso d’acqua, ai cantieri di lavoro presenti lungo le sponde, alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento.

Area esondazione Banna 1994

Le situazioni di elevata criticità idrogeologica sono determinate da precipitazioni previste o monitorate in grado di generare estesi allagamenti ad opera dei canali e dei rii e rilevanti fenomeni di rigurgito del sistema di smaltimento delle acque piovane con coinvolgimento di aree urbane estese. Questi fenomeni possono provocare estesi allagamenti e danni rilevanti e diffusi ai locali interrati, con interruzione della viabilità in aree urbane. Per i corsi d’acqua, le situazioni di elevata criticità idraulica sono determinate da precipitazioni previste o monitorate, in grado di generare piene straordinarie a cui sono associati estesi fenomeni di inondazione connessi al passaggio della piena con coinvolgimento di tutta l’area golenale e di aree distaIi al corso d’acqua e intensi fenomeni di erosione e di alluvionamento. Tali fenomeni possono causare danni alle attività agricole ed agli insediamenti residenziali ed industriali sia prossimali che distali rispetto al corso d’acqua, danni o distruzione di centri abitati, di rilevati ferroviari o stradali, di opere di contenimento e attraversamento.