Protezione Civile locale

Il Sindaco e la gestione dell’emergenza

Quali sono i compiti di protezione civile conferiti al Comune dalla legislazione vigente?
Il Decreto Bassanini: D. lgs. 112/98 artt. 107, 108 unitamente alla legge 225/92, conferisce i seguenti compiti al comune:
– attuazione delle attività di previsione e di prevenzione dei rischi nel comune
– provvedimenti necessari ad assicurare i primi soccorsi
– predisposizione dei piani comunali e/o intercomunali di emergenza
– attivazione dei primi soccorsi
– utilizzo del volontariato di protezione civile comunale

Chi è l’autorità di protezione civile a livello locale?
Il Sindaco è autorità comunale di Protezione Civile. (L. 225/92 e D.L.vo 112/98).
In caso di emergenza:
a) ASSUME la direzione e il coordinamento dei mezzi di soccorso e di assistenza delle popolazioni colpite.
b) PROVVEDE a tutti gli interventi necessari.
c) INFORMA la Regione, la Provincia e la Prefettura.
d) CHIEDE l’intervento di altre Forze e Strutture quando l’evento non può essere fronteggiato con i mezzi a disposizione del Comune

Che cosa sono le funzioni di supporto?
Le funzioni di supporto costituiscono raggruppamenti omogenei di attività da svilupparsi per la soluzione delle problematiche inerenti le attività connesse al ciclo dell’emergenza. Ciascuna funzione è costituita da più enti e strutture capaci di portare soluzioni concrete nell’ambito specifico .

In che modo il Sindaco può far fronte alle azioni di sua competenza in una emergenza?
Mediante le attivazioni in emergenza, che rappresentano le immediate predisposizioni che devono essere attivate dal Sindaco ad evento conclamato. Il Sindaco, al momento della attivazione del C.O.C. dovrà istituire e modulare le Funzioni di Supporto per lo svolgimento delle principali azioni in emergenza. Ciò andrà fatto specificando:
– quali sono le Componenti e le Strutture Operative di Protezione Civile (già individuate dai lineamenti della pianificazione; artt. 6, 11 L. 225/92) che intervengono e la loro collocazione all’interno delle funzioni di supporto;
– quali azioni principali vanno svolte nell’ambito delle funzioni di supporto;
– quali sono le procedure operative per l’attuazione del modello di intervento, anche nell’ambito di piani esistenti.

Quali sono le funzioni di supporto da attivare per la gestione del Centro Operativo Comunale?
1 – tecnica e di pianificazione
2 – sanita’ assistenza sociale e veterinaria
3 – volontariato
4 – materiale e mezzi
5 – servizi essenziali
6 – censimento danni a persone e cose
7 – strutture operative locali, viabilità
8 – telecomunicazioni
9 – assistenza alla popolazione

Quali sono le principali attività delle funzioni di supporto del C.O.C. e quali sono le risorse comunali attivabili nell’ambito di dette funzioni?
– Sulle attività delle funzioni di supporto e sulle risorse comunali che possono essere attivate per ognuna di esse, (vedi le nove funzioni di supporto del metodo Augustus).

Quali sono le caratteristiche che permettono l’adeguata funzionalità di un centro operativo?
Il Centro Operativo deve essere ubicato in strutture antisismiche, realizzate secondo le normative vigenti, ed in generale non deve essere vulnerabile rispetto alle varie tipologie di rischio ipotizzabile sul territorio. Gli edifici adibiti a sede di un centro operativo devono avere una superficie complessiva in grado di ospitare almeno:
• una sala decisioni;
• Sale/ambienti per le funzioni di supporto;
• una sala per le relazioni con la stampa;
• una sala per le Telecomunicazioni;
• servizi igienici

Inoltre per la funzionalità di un centro operativo occorre che lo stesso sia dotato di un piazzale per il parcheggio e la manovra di mezzi di varie dimensioni e facile accesso.

Quali tipologie di effetti emergono in un territorio colpito da una calamità?
Si possono generare diverse tipologie di effetti, la cui importanza relativa può essere, in linea di massima, scaglionata in periodi successivi all’evento e così ripartita:
a) effetti immediati : danni alle persone (morti, invalidi, feriti); danni agli edifici ed ai beni in essi contenuti; danni alle infrastrutture a rete; modificazioni dell’ambiente fisico
b) effetti a medio termine: perdita dell’abitazione; cessazione o rallentamento dell’attività produttiva; disfunzione nell’erogazione dei servizi; Conseguenze psicologiche di tipo traumatico.
c) effetti a lungo termine: modificazioni nel modo di vivere delle famiglie; modificazioni del sistema produttivo; modifiche nell’andamento demografico; disoccupazione; mancate entrate familiari; esaurimento delle risorse della comunità

Quali sono le tipologie di ordinanze che un sindaco deve saper gestire a seguito di una emergenza?
Sono di diverse tipologie. Di seguito, e solo a titolo di esempio non esaustivo, si elencano alcune tra le principali tipologie di ordinanze che un sindaco deve saper attivare, catalogare, seguire nella evoluzione concreta, ed archiviare, in emergenza: sgombero edifici, requisizione immobile, temporanea sistemazione alloggiativa, chiusura precauzionale scuole, demolizione, impiego maestranze, requisizione mezzi , ecc.