Kit di sopravvivenza

IL SURVIVAL KIT.  Tenetelo a portata  di   mano  in  casa,  in auto,  in escursioni, in viaggio. Componetevelo o personalizzatelo perchè è quasi impossibile trovarne di completi e validi in commercio. Più è compatto, più è facile portarlo ovunque: un kit ingombrante quando serve non c’è mai.
E’ poco utile nel quotidiano e in viaggio, poiché possiede elementi multifunzionali necessariamente troppo spartani o complicati da usare, ma portatelo sempre appresso per scaramanzia.
Quando arriva un guaio, di solito si rimane soltanto con gli abiti e ciò che si ha in tasca; adottate dunque un kit minuscolo e versatile, anche se incompleto, per avere più probabilità di utilizzarlo. Il coltello svizzero multiuso, oggi anche completo di custodia attrezzata con mini Survival Kit, è un ottimo esempio di versatilità e compattezza, utile anche in situazioni di banale routine.
Qui a seguito riportiamo quanto può davvero servire nell’emergenza. Progettate scegliete e attrezzate con cura  il vostro kit adottando un contenitore non troppo di misura, se volete evitare di  trovarvi tra le mani un puzzle.   Inventariatelo una volta l’anno, per ricordarvi cosa contiene e “perché”, attraverso un elenco ragionato come quello seguente; sostituite batterie scariche, componenti deteriorati e medicinali scaduti (conservate le istruzioni e segnate la scadenza).
1 COLTELLO MULTIUSO (o tattico) a serramanico. Sceglietelo con poche funzioni ma robusto e inossidabile.
2 CANDELA di cera naturale o meglio di sego, (grasso anche commestibile all’occorrenza). Squadratela (tiene meno spazio). Serve per accendere un fuoco “difficile”, per illuminare, per sigillare, impermeabilizzare. Può essere facilmente schermata controvento con un foglio di alluminio, una bottiglia rotta, una lattina.
3 FISCHIETTO potente (uno da arbitro va bene). E’ un sistema di segnalazione compatto, rapido ed efficace in ogni ambiente e condizione per distanze medie almeno tre volte più affidabile di un urlo o di un fischio naturale. In situazioni di emergenza va sempre tenuto a portata di labbra, legato a un cordino.
4 COPERTA DI ALLUMINIO plastificato (200×150 cm). Facilmente  reperibile tra gli articoli da alpinismo. Serve a trattenere il calore corporeo evitando il congelamento. Utile anche per raccogliere acqua o come riparo   antipioggia e soprattutto antisole respinge ogni genere di irradiazione e anche di “radiazione” limitata.  E’ utile anche avere  un foglio di alluminio sottile per alimenti (100×30 cm.)  per conservare o cuocere cibo, per condensare vapore e/o  sigillare un distillatore rudimentale, per schermare una candela, per lanciare segnali con il riflesso del sole, ecc.
5 TORCIA ELETTRICA. Minuscola e impermeabile (utile anche per segnalazioni notturne e per abbagliare animali).
6 TRECCIA DI NYLON (3 mm di diametro per almeno 5 m di lunghezza) e/o CORDINO DA ROCCIA colorato,  5 mm di diametro per 15 m di lunghezza  (regge 600 Kg allo strappo e pesa in media 18 g al metro). Per legature, controventature, sicurezza in discese o arrampicate, recuperi ecc., se sfilacciato   opportunamente è anche  una miniera di fili resistenti per riparazioni e cuciture. Serve da segnalatore in caso di valanghe.
7 FILO DI RAME O DI OTTONE (diametro 0.5 mm per almeno 2 m di lunghezza). E’ sempre utile per riparare calzature o bisacce, per fare legature robuste, collegamenti elettrici ecc..
8 AGHI E FILO. Uno grosso da calzolaio con foro sulla punta e altri tre assortiti più 2 spille da balia.
9 MATITA NERA da muratore, piatta e a punta morbida, lunga 10 cm (per scrivere messaggi su qualsiasi supporto, anche umido). E’ utile anche un piccolo taccuino.
10 TARGHETTA DI IDENTIFICAZIONE. Possibilmente metallica, da appendere al collo. Deve riportare: nome, data di nascita, nazionalità, città di residenza, gruppo sanguineo e altro di importante (vaccinazioni effettuate, allergie, ecc.)  nel caso veniate soccorsi e ricoverati in stato di incoscienza.
11 ACCENDINO (a gas, regolabile) e/o fiammiferi (controvento e impermeabilizzati con cera).
12 BUSSOLA (meglio da rilevamento, se sapete usarla).
13 FAZZOLETTO BIANCO. Meglio se triangolare in cotone (120x60x60 cm). Per bendaggi ortopedici, bandierina di segnalazione, copricapo, fascia ferma sudore cintura, laccio emostatico, filtro per acqua, maschera di protezione  per naso e bocca, benda di fortuna, ecc.
14 TELO DI NYLON trasparente e robusto (200×150 cm). Utile come distillatore solare, riparo antipioggia,  isolante dal terreno umido, raccoglitore d’acqua,  poncho tenda di fortuna.
15 CONTENITORE METALLICO STAGNO a  imboccatura larga coperchio ermetico. Possibilmente squadrato  e capiente (almeno 1 lt)  Serve a contenere anzitutto  gli elementi  del kit e può servire poi da borraccia, da casco, da bollitore o da distillatore.
16 MOSCHETTONE da roccia piccolo in alluminio, per sicurezza  in discesa o per recupero di una corda.
17 AGO E FILO DA SUTURA e/o suture  a farfalla per unire i lembi di ferite profonde.
18 AMUCHINA in flacone (acido cloridrico). Pura  per disinfezione  di ferite e ustioni. Diluita in acqua   al 10% per   medicazioni antisettiche, al 5% per  irrigazioni mucose all’1% sterilizza l’acqua (che si può bere dopo 10 minuti).
19 ANTIBIOTICI a largo spettro (in compresse). Per combattere le infezioni.
20 ANALGESICI, sedativi e antidolorifici molto potenti.
21 ANTIDIARREA in compresse. Un tipo specifico contro  le infezioni  intestinali e un altro contro le scariche e i classici disturbi “invalidanti”.
22 ASPIRINA in compresse da almeno 500 mg (o comunque acido acetilsalicilico). Antinfiammatorio e antidolorifico in genere per muscoli, articolazioni, cefalee mestruazioni, ecc. Serve contro i sintomi da raffreddamento e influenzali e soprattutto a eliminare gli effetti dolorosi dell’affaticamento dei muscoli sotto stress (allo scopo va ingerita prima, dopo e durante lo sforzo).  Ridotta in polvere e usata direttamente nelle ferite è anche   un buon cicatrizzante che riduce dolore e infiammazione.
23 DESTROSIO in compresse e ZUCCHERO concentrato. Come riserva di calorie ed energia immediatamente spendibile prima, dopo e durante una fatica (il destrosio viene metabolizzato più in fretta). Lo zucchero è anche  un ottimo antibatterico e cicatrizzante applicato direttamente sulle ferite.
24 SALI MINERALI. E’ sufficiente anche del sale marino in grani o una scorta di dadi per brodo. Servono a reintegrare i sali dell’organismo perduti col sudore e l’urina e quindi a evitare la spossatezza e lo sfinimento (effetti di una disidratazione e di uno sforzo prolungato). Sono indispensabili anche per arricchire l’acqua piovana o distillata (altrimenti non dissetante perché demineralizzata). Usateli solo se potete bere molta acqua (altrimenti possono causare blocchi renali).
25 LACCIO EMOSTATICO in lattice di gomma tubolare. Per arrestare emorragie (va messo a monte della ferita, allentato e spostato spesso); per estrarre acqua o liquidi da posti inaccessibili (serve da cannuccia).
26 BENDE, TAMPONI di cotone e garze sterili. Per tamponare, proteggere e fasciare ferite che sanguinano molto. Per filtrare acqua ecc… .Più un rotolo di cerotto (tende a seccarsi, cambiatelo spesso).
27 SAPONETTA per lavare e disinfettare ferite o indumenti  e per  igiene   personale (ma lavatevi poco se fa freddo, per lasciare la pelle più protetta dai grassi naturali). Quelle minuscole da albergo tengono poco spazio. Ottimo il sapone di Marsiglia. E’ un’ottimo disinfettante e anche un buon sigillante.
28 CARDIOTONICO (regola le disfunzioni cardiache e la pressione del sangue).
29 STIMOLANTI – ECCITANTI in compresse e/o caffè solubile e/o thé (utile anche come collirio). Servono per restare svegli e concentrati quando serve.
30 COLLIRIO in gocce e/o POMATA OFTALMICA. Per decongestionare e disinfettare gli occhi.
31 FARMACI PERSONALI se siete soggetti a qualche disfunzione.
32 PRESERVATIVI. Profilattici da usare anche per proteggere le dita o come contenitori d’acqua (ne tengono 1 litro, ma proteggeteli in questo caso dentro un fazzoletto o un calzino).
33 TELEFONO CELLULARE o RADIOLINA PORTATILE per essere individuati comunicare o ricevere notizie.

dal manuale “Dati per Vivi” di E.Maolucci e A.Salza